Iconologia di Cesare Ripa perugino, cavre. de sti. Mauritio, e Lazzaro - nella quale si descriuono diuerse imagini di virtù, vitij, affetti, passioni humane, arti, discipline, humori, elementi, corpi (14560616597)

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Identifier: iconologiadicesa00ripa (find matches)
Title: Iconologia di Cesare Ripa perugino, cavre. de sti. Mauritio, e Lazzaro : nella quale si descriuono diuerse imagini di virtù, vitij, affetti, passioni humane, arti, discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, tutte le parti del mondo, ed altere infinite materie : opera vtile ad oratori, predicatori, poeti, pittori, scultori, disegnatori, e ad ogni studioso ..
Year: 1613 (1610s)
Authors: Ripa, Cesare, fl. 1600
Subjects: Emblems
Publisher: In Siena : Appresso gli heredi di Matteo Florimi (Florence) : Ad instanza di Bartolomeo Ruoti libraio in Fiorenza
Contributing Library: Getty Research Institute
Digitizing Sponsor: Sloan Foundation



Text Appearing Before Image:
-fent-; figura, quelladeiranimonellibro,nel qualeapprendendofi le fcienc^efifa lhucmo vigilante, 6C defto à tutti glincontri della Fortuna, & Tagitationcdella mente contemplando, 6<^ la verga fucglia il corpo addormentato,com»il libro,& la contemplatione dettano li fpiriti fonnolenti ; però del corpo, e dei-lantmo, sintende il detto delia Cantica, Ego dormìOì & cor meum uigilat. E le Grue infe^nano, che fi deue fi:ar vigilante in guardia di fc medcfimo,5cdella propia -vita j perche, come fi racconta da molti, quando vanno infiemeperripofarfi ficuramentc , fi aiurano in quello modo , che tenendo vna di eife■ ^vn falfo col piede raccolto sTaltrc fin, che il laflb non cade, fono ficure di efierecuftoditeper lavi^ilan^^ji delle compagne, 6^ cadendo , che non auuieneié non nel dorimire di dettcgaardie, che al rumore fi deftano, dC fé ne fu^-^ono via-». ^ , La Lucerna dimoftra, che la vi^ilan^a ptopiamente sintende in quel tem- po,che DI CESA%E %IPA. $4^9 VIGILANZA.
Text Appearing After Image:
l^yclieè pili conuetiiente al rìpofo, & af fònno, perS fi dfmandauano da gliaiT*Itchi Vigilie alcune horc della notte, nclleqaalì i Soldati erano obligati a (tar vi-gifantrpcf fictrre:^:^a dcireirercitio, e tutta la notte fi pattiuiin quattro vigilie,Come dice Ccfacc nel primo de Tuoi commentari jr DOnna veftita di bianco, con vn Gallo, e con vna Lucerna m mano,percli«il gallo fi dcfta nelihore della notte, allellercitio del fuo canto, ne tra-lalcia mai di obbedire alli occulti ammaedramenti della Natura, cofi infegna »gfhaomini la vigilan:(i * £ fa Lucerna moftra quefto medefimo, vfandofi da noi, tcciochc le (enebr«non fiano impedimento allactioni Fodeuoli * E però fi legge,^(atopiù olio, che vino , intendendo COBquello la vigilan:(a de gli ftudi; » con quefto la ronnolen:^a delle delicier Vi* >/• ICONÒ toc I^ DOnnat che ftia in piedi con vn campanello in mane. Se

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1613
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