Iconologia di Cesare Ripa perugino, cavre. de sti. Mauritio, e Lazzaro - nella quale si descriuono diuerse imagini di virtù, vitij, affetti, passioni humane, arti, discipline, humori, elementi, corpi (14746754052)

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Identifier: iconologiadicesa00ripa (find matches)
Title: Iconologia di Cesare Ripa perugino, cavre. de sti. Mauritio, e Lazzaro : nella quale si descriuono diuerse imagini di virtù, vitij, affetti, passioni humane, arti, discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, tutte le parti del mondo, ed altere infinite materie : opera vtile ad oratori, predicatori, poeti, pittori, scultori, disegnatori, e ad ogni studioso ..
Year: 1613 (1610s)
Authors: Ripa, Cesare, fl. 1600
Subjects: Emblems
Publisher: In Siena : Appresso gli heredi di Matteo Florimi (Florence) : Ad instanza di Bartolomeo Ruoti libraio in Fiorenza
Contributing Library: Getty Research Institute
Digitizing Sponsor: Sloan Foundation



Text Appearing Before Image:
-mette auantHl gallo nella guifa^chebabbiamo detto, pcrcioche que-lla vltimaparte della nottt -vien detta galHcinio r conciofia cofa che V€ncn«dola notte -^erfo il giorno, i Galli cantano , come dice Lucretio. ExflaudenùhusaliS ^moram darà ccnfuetus yccevocare. Et Plinio nel lib,i o al cap. 21. narra, che i galli iono le noftrc gaardiOnotturne, prodotti dalla natura, per deftarc gli huomini allopeie, & per rom-pere »1 fonno, eflcndo che alla quatta vigilia con il canto cbiamana alla curai& alle fatiche. Onde fi pub dire, che il gallo fignifichi fa vigilanza , che deuono vfar ghhuomini j perche è brutto fuor di modo dormendo confumarc tutta la notte,& ftar longamente fepolti nelfonna, ma fi bene rinfrancati ,chc fiano gh fpi-liti, ritornare alle vfate opere, che ciò rapprefenta qucfta pittura con farciibelliffimo ricamo d*oro,oucro come habbiamo^ d^UQ 1 molili di ftudiarc, co»me attione più nobile i &c più degna, fi- le 0 NO L^p G I<iA O B B E D I E N Z A.
Text Appearing After Image:
DONNA di fac la nobile , Se modefta, -vedita dhabito reiigiofo, tengacon la finiftra mano vn Crocefiilb, 6i con le deftra vn giogo, col raocco,che dica SVAVE Lobbedienza è di fui natura virtù, perche confifle nel fogglogare i propijappetiti della volontà de gli altri fpontaneamentc per cagione di bene , ilchenon fi fa di leggiero da chi non (ènte ftimoH della lode > & delihonellà: Pcrb (xdipinge di faccia nobile, elfendo i nobili più amatori dt:irhonell:o,& più amiciilella ragione, dalla quale deriua principalmente lobbedienza. Il Crocifilfo, ^ ihabito reiigiofo fono (egni,chii per amore della Religionek commendabile (ommamente )*obedienza, ^ però dicono i contemplatiui,Oc timorati di Dio, che in virtù delfa fi fa facilmente la Diuina bontà condc-fcendere alle preghiere noftre j &i alladempimento de defideri noari. Il gioco col motto SVAVE, è per dimoftrare la facilità dellobbedienza,^UAndo e ^oncanementej fu impixfa di Leone X. mcncce era fanciullo, laqual

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1613
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iconologia 1613
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